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Clinica Neurochirurgica dell'Università di Firenze

 

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Mio padre ha la Malattia di Alzheimer e recentemente gli hanno diagnosticato un idrocefalo normoteso. Può curarlo?
L’idrocefalo Normoteso purtroppo viene spesso confuso con la malattia di Alzheimer soprattutto durante la comparsa dei primi sintomi. Il 72% dei nostri pazienti con miglioramento dopo trattamento chirurgico erano stati precedentemente ed erroneamente diagnosticati come pazienti con Malattia di Alzheimer.  Talvolta le due diverse entità possono coesistere e quindi il risultato ottenuto con il trattamento chirurgico potrebbe non essere soddisfacente. Per questo motivo preferiamo prima di procedere al trattamento definitivo con DVP sottoporre il paziente ai test di selezione (Drenaggio Spinale Prolungato o Monitoraggio della Pressione Intracranica).
Come si forma l’Idrocefalo Normoteso?
L’idrocefalo Normoteso è l’espressione di un’alterata dinamica liquorale e quindi di un alterato riassorbimento. Diverse possono essere le cause dell’Idrocefalo Normoteso che in questo caso viene definito secondario. Un sanguinamento , un infezione, un tumore possono ostruire le normali vie di deflusso del liquor e quindi lentamente condurre all’Idrocefalo Normoteso. Oltre il 50% dei casi di Idrocefalo Normoteso però non riconosce una causa nota. In questo caso parliamo di Idrocefalo Normoteso Idiopatico.
C’è una terapia farmacologia per l’Idrocefalo Normoteso?
Ad oggi non c’è alcuna terapia farmacologia efficace per l’Idrocefalo Normoteso.
Cosa è il Liquor?
Il liquor o liquido cefalo-rachidiano è un ultrafiltrato plasmatico di aspetto molto simile all’acqua che   avvolge il nostro encefalo ed il midollo spinale. Serve a tenere in sospensione queste strutture e a proteggerle durante il movimento. Costituisce inoltre un veicolo per fattori nutritivi e sostanze tossiche. Viene prodotto nella quantità di circa mezzo litro al giorno e ovviamente altrettanto  ne viene continuamente riassorbito.
La Derivazione Ventricolo-Peritoneale è l’unico trattamento chirurgico dell’Idrocefalo Normoteso?
No la DVP non costituisce l’unico trattamento chirurgico dell’Idrocefalo. Il liquor può essere drenato anche in atrio destro nel cuore nella cosiddetta Derivazione Ventricolo-Atriale (DVA). Personalmente questa procedura la riservo ai pazienti che manifestano un non ottimale riassorbimento peritoneale. Negli ultimi tempi è stata inoltre proposta la procedura  endoscopica di III ventricolo-cisterno-stomia anche nell’idrocefalo normoteso come nell’idrocefalo triventricolare ostruttivo. Su quest’ultima procedura ad oggi in letteratura non esiste un accordo tra i vari autori. Personalmente la riservo alle poche forme di idrocefalo normoteso triventricolare in cui si apprezza un alterata dinamica liquorale a livello dell’acquedotto di Silvio.